Psicologa specializzata in Ansia a Genova.
L’ansia è una emozione del tutto naturale. Come tutte le altre emozioni, quando equilibrata, essa è del tutto funzionale: ci avverte di un pericolo imminente, di una situazione potenzialmente pericolosa, attiva il nostro organismo di fronte a nuove situazioni portando alla produzione di adrenalina e noradrenalina, affinché il corpo metta in atto una risposta adeguata, rivolta alla sopravvivenza.
In tal senso l’ansia ci aiuta a migliorare le nostre performance fisiche e mentali: acutizzando i sensi la nostra mente diviene più vigile, aumentando la frequenza cardiaca si incrementa la tensione muscolare e i muscoli sono pronti all’azione.
L’ansia smette di essere funzionale quando perde la coerenza con la realtà: se un pò di ansia prima di un colloquio di lavoro è normale, averne talmente tanta da farci andare in tilt e fare scena muta assolutamente no!
Chi soffre di disturbi d’ansia vive in una costante ed esagerata attivazione psico-fisica che si tramuta in fastidiosi sintomi che impediscono di vivere la vita in modo fluido: il respiro è bloccato e il petto oppresso, il cuore tachicardico, il corpo sudato e la testa dolorante, vive sensazioni di sbandamento e confusione…
L’ansia smette di essere funzionale quando deborda, eccede, quando invade tutta la nostra sfera emotiva e va a “tingere” tutta la nostra vita e invece di essere un’emozione preventiva e protettiva diventa costrittiva e paralizzante.
L’ansia smette di essere funzionale quando deborda, eccede, quando invade tutta la nostra sfera emotiva e va a “tingere” tutta la nostra vita e invece di essere un’emozione preventiva e protettiva diventa costrittiva e paralizzante.
Ciò accade quando la mente è fuori dal nostro controllo e percepisce pericoli laddove non esistono, quando le preoccupazioni diventano incontrollabili, smisurate e interessano una gran varietà di temaiche quotidiane. Alla base risiede una sorta di “alterazione della realtà”: temiamo una situazione solo perché nuova, o sovrastimiamo la portata dell’evento che sta per accadere e del rischio ad esso legato, oppure abbiamo un eccessivo bisogno di controllo.
Il modo di percepire il mondo e gli eventi è una cosa del tutto personale: “il mondo è ciò che sogni” afferma John Perkins .
Ci sono momenti della vita in cui percepiamo il pericolo ovunque e in questi casi l’ansia diventa la nostra emozione quotidiana e così facendo perde la sua utilità tramutandosi in una costante sensazione di oppressione. Con la sua presenza attiva in modo costante e prolungato il nostro organismo creando un intralcio per le attività: il corpo eccessivamente sottoposto alla pressione e attivazione psico-fisica dell’ansia finisce con l’esaurire le proprie energie e si instaura un circolo vizioso che ruba molta energia e attenzione verso cose che avrebbero, in un contesto psichico riequilibrato, un peso del tutto più ridotto.
Questo processo ansioso di costante percezione di pericolo finisce col prosciugare l’organismo delle sue risorse mantenendolo in uno stato di iperattivazione ed esaurimento
Questo processo ansioso di costante percezione di pericolo finisce col prosciugare l’organismo delle sue risorse mantenendolo in uno stato di iperattivazione ed esaurimento
Il miracolo non è camminare sull’acqua, ma camminare sulla terra: tutti camminavano sulla terra, ma alcuni camminano come schiavi, del tutto privi di libertà, assorbiti dal futuro o dal passato e non sono capaci di stare nel qui ed ora, dove è disponibile la vita.
Thich Nath Hanh
Il miracolo non è camminare sull’acqua, ma camminare sulla terra: tutti camminavano sulla terra, ma alcuni camminano come schiavi, del tutto privi di libertà, assorbiti dal futuro o dal passato e non sono capaci di stare nel qui ed ora, dove è disponibile la vita.
Thich Nath Hanh