Psicologia transpersonale
La psicologia transpersonale vede convergere al suo interno approcci della psicologia “classica” con tecniche spirituali dell’Oriente: partendo dal modello olistico che trascende la dicotomia corpo/mente, si utilizza il lavoro con tecniche derivanti da antiche tradizioni orientali come la meditazione, oltre all’utilizzo delle energie psico-fisiche in lavori psico-corporei, con lo scopo di avvicinarsi al ben-essere, una maggiore espansione della consapevolezza dal livello personale-egoico verso il Sè (una dimensione spirituale e “numinosa”).
Roberto Assagioli, padre della Psicosintesi, indica con Transpersonale quelle aree della realtà psichica che si estendono oltre l’identificazione con la personalità individuale, “oltre il personale”.
Partendo dallo studio delle discipline orientali, Carl Gustav Jung è considerato uno dei precursori della psicologia transpersonale secondo cui il processo esistenziale raggiunge il suo apice con uno spostamento di centro dall’Io al Sè, un affioramento della naturale spinta dell’uomo verso una visione del mondo più ampia, comprensiva e pregna di significato.
Chi ricevo in studio?
Io lavoro con adulti e adolescenti, svolgendo sedute individuali o di coppia.
Ricevo persone che soffrono di attacchi di panico, fobie, depressione, crisi di ansia, dipendenze, persone con disturbi alimentari, disturbi legati alla sfera sessuale. Parallelamente seguo persone che non soffrono di “patologie” definite, ma che magari stanno affrontando un periodo di cambiamento difficile, come un lutto, una separazione o la perdita del lavoro e hanno bisogno di un supporto specifico in un momento delicato.
Chiunque può attraversare un momento di difficoltà in cui si sente senza strumenti, impotente di fronte a una crisi da affrontare, per un dolore che sembra oltrepassare le proprie capacità di adattamento: chiunque può soffrire e può sentire il bisogno di un aiuto.
Ciò che conta è la volontà di mettersi al lavoro nella relazione terapeutica, la voglia di esplorare la propria persona, il proprio rapporto con sé stessi.
La psicologia transpersonale si occupa delle esperienze spirituali in un contesto psicologico, prefiggendosi l’obiettivo di indagare i livelli più alti di coscienza: l’essere umano viene visto come comprensivo di un livello “spirituale” che trascende e include la struttura di personalità.
In questa ottica le esperienze interiori di carattere estatico o mistico vengono prese in considerazione come parte integrante dell’esperienza umana e gli stati non ordinari di coscienza vengono integrati nel percorso psicoterapico quali fonti importanti di dati e intenti per il percorso…
Non solo la “cura” delle “malattie mentali”, ma anche un grande interesse per la crescita dell’individuo “sano” tramite processi di autoguarigione e di autorealizzazione, che hanno l’intento di facilitare il risveglio della natura spirituale di ogni individuo e lo sviluppo delle qualità e delle risorse personali.
Con quale frequenza e per quanto tempo?
Certi pazienti vengono due volte a settimana, altri due volte al mese. Molto dipende dalla situazione nella quale ci si trova e dall’investimento personale, emotivo e finanziario che si intende fare.
La maggior parte delle persone che cominciano un percorso psicoterapeutico vengono una volta alla settimana e la frequenza delle sedute può evolversi nel tempo. Essendo un viaggio molto personale influenzato da infinite variabili, non mi è possibile predire quanto tempo durerà una terapia…